La città di Viterbo, situata nel cuore della Tuscia, è celebre per molte ragioni storiche e culturali. Tra le sue tradizioni più affascinanti e radicate spicca la festa di Santa Rosa, un evento che ogni anno, il 3 settembre, trasforma la città in un palcoscenico di fede, devozione e spettacolo. Questa celebrazione ha origine nel lontano XIII secolo e continua a essere un pilastro fondamentale dell’identità viterbese.
Proprio in onore della Santa, infatti, le pasticcerie viterbesi creano dolci in sua memoria. Noi in questo periodo prepariamo il Pane di Santa Rosa e i biscotti dei facchini. Vuoi saperne di più? Ecco tutto su Santa Rosa Viterbo: i dolci dedicati a lei.
Santa Rosa, patrona di Viterbo, nacque nel 1233 in una famiglia modesta. Fin da giovane si distinse per la sua profonda fede e il desiderio di aiutare i poveri e i malati. Durante un periodo di tensioni politiche e religiose, Rosa si oppose fermamente all’imperatore Federico II, schierandosi a favore del Papa. La sua santità venne riconosciuta dalla comunità locale, che ne iniziò il culto subito dopo la sua morte, avvenuta il 6 marzo 1251.
Oggigiorno, il fulcro della celebrazione è la spettacolare “Macchina di Santa Rosa“, una torre illuminata e decorata alta circa 30 metri e pesante circa 5 tonnellate, che viene trasportata a spalla per le strette vie del centro storico. Questa imponente struttura è portata da un centinaio di uomini, i “Facchini di Santa Rosa”, in un evento che unisce abilità fisica, coordinazione e una devozione quasi sovrumana.
Ogni cinque anni la Macchina viene progettata e costruita ex novo, seguendo un bando di concorso che attira i migliori architetti e artisti. La Macchina, con le sue luci e decorazioni, rappresenta simbolicamente la gloria e la santità di Rosa, e il suo trasporto per le vie cittadine è un momento di grande emozione per i viterbesi e per i visitatori.
Il 3 settembre, migliaia di persone si radunano lungo il percorso per assistere al trasporto della Macchina.
I Facchini, vestiti di bianco con una fascia rossa, affrontano questa prova con una preparazione fisica e spirituale che richiede mesi di allenamento. Il percorso, di circa un chilometro, è caratterizzato da momenti di grande intensità, specialmente durante le “girate”, le difficili manovre che la Macchina deve compiere per passare attraverso le strette strade medievali.
La celebrazione di Santa Rosa non è solo un evento religioso, ma anche una festa di comunità. Durante i giorni che precedono e seguono il 3 settembre, Viterbo si anima con mercati, concerti, spettacoli e processioni. Le strade si riempiono di bancarelle che offrono prodotti tipici locali e artigianato, mentre le piazze ospitano eventi culturali e musicali.
Nel 2013 la Macchina di Santa Rosa è stata inclusa nel Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO come parte della tradizione delle “Grandi Macchine a Spalla” italiane, insieme alle feste di Nola, Palmi e Sassari. Questo riconoscimento ha ulteriormente valorizzato l’importanza culturale e storica di questa tradizione, rendendola ancora più conosciuta e apprezzata a livello internazionale.
Oltre alla spettacolare Macchina di Santa Rosa, la città di Viterbo celebra la sua patrona anche attraverso una tradizione culinaria particolarmente gustosa: i dolci dedicati a Santa Rosa. Queste prelibatezze, preparate con amore e devozione, arricchiscono le festività di settembre con sapori unici che rispecchiano la cultura e la storia della città.
Tra i dolci più rappresentativi di questa festività spiccano il Pane di Santa Rosa e i Biscotti dei Facchini, due prelibatezze che celebrano la ricorrenza con sapori unici e legati alla tradizione locale.
Il Pane di Santa Rosa è un dolce ricco e fragrante che racchiude i sapori autentici della Tuscia. Preparato con ingredienti tipici del territorio, è una delizia che combina la tradizione con la genuinità dei prodotti locali.
Ecco come lo prepariamo:
La preparazione del Pane di Santa Rosa segue una ricetta tradizionale tramandata di generazione in generazione. L’impasto viene lavorato a mano e lasciato lievitare a lungo per ottenere una consistenza soffice e fragrante. Dopo la cottura, il pane assume una crosta dorata e un profumo irresistibile che riempie le strade di Viterbo, invitando tutti a gustarne una fetta.
I Biscotti dei Facchini sono un’altra prelibatezza dedicata alla festa di Santa Rosa. Questi biscotti, semplici ma deliziosi, sono un omaggio ai Facchini di Santa Rosa, gli uomini che con devozione e forza portano la Macchina durante la processione.
La base dei biscotti è una pasta frolla friabile e burrosa, preparata con ingredienti semplici come farina, burro, zucchero e uova. La lavorazione accurata dell’impasto garantisce una consistenza leggera e croccante.
Una delle caratteristiche distintive dei Biscotti dei Facchini sono le decorazioni di zucchero che li adornano. Questi motivi decorativi ricreano la figura del facchino e le sue peculiarità nell’abbigliamento e nell’atteggiamento durante il trasporto della Macchina della santa.